15 novembre 2014

La Calabria "risana" la sanità a suon di tasse e con i fondi per le aree sottosviluppate


In Calabria in questi ultimi giorni di campagna elettorale abbiamo assistito ad indecenti passerelle di ministri ed ex governatori regionali tutti a vantarsi di aver risanato la sanità regionale, che grazie a loro sarà sbloccato il turn over, che i conti sono a posto, che saranno assunti 400 unità di personale, ma la definizione di “risanamento” per il ministro Lorenzin e per Peppe dj&co. è alquanto singolare, perché “risanare” per loro vuol dire questo:

1) la Corte dei conti dice che:
“Sulla base delle analisi condotte in relazione al debito 2007 non coperto, al disavanzo 2008 e 2009, al risultato di gestione 2011 e 2012, è stato stimato il permanere di un debito non coperto di 200,166 mln di euro, scontando le risorse FAS per 578 mln di euro”…” la necessità di risanamento del settore sanitario ha determinato non solo il progressivo incremento dell’imposizione fiscale, ma anche il costante utilizzo, al fine di individuare idonei strumenti di copertura del debito, di risorse non propriamente a ciò destinate, in particolare, con le risorse derivanti dal Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), così finendo per distrarle dalla loro naturale destinazione agli investimenti.” …” Dall'esame dei prospetti che seguono si rende evidente, per tutti gli anni considerati, l’insufficienza delle misure fiscali aggiuntive destinate alla copertura del disavanzo.”…”(si ricorda inoltre l’accesso al dl.35 che altro non è un mutuo per la copertura di debiti che la Calabria ha utilizzato per pagare parte dei debiti sanitari).

2) la necessità di risanamento del settore sanitario ha determinato il progressivo incremento dell’imposizione fiscale:
a) aliquota addizionale irpef più alta d’Italia: 2,03% senza fasce di reddito quando la Lombardia applica 1,23% (quindi quasi la metà) per redditi fino a 15.000
b) aliquota irap ordinaria più alta d’italia al 4,97% (Lombardia 3,90%)
c) accisa addizionale di 3 centesimi€ su tutti i carburanti (quindi paghiamo diesel e benzina più cari d’italia)

Quindi i nostri eroi per “risanare” i debiti sanitari hanno usato i soldi che erano destinati alle famiglie bisognose, al turismo, ai trasporti, all'ambiente e alle aziende (FONDI FAS), hanno aumentato al massimo tutte le tasse regionali, e alla fine ancora 200 milioni di debiti ci sono e come se non bastasse tutti gli aumenti delle tasse non riescono a coprire le spese (NB la spesa sanitaria è ricominciata a crescere dal 2011 quindi nemmeno sono stati in grado di tagliare parte della spesa stessa).

Ora se volete potete ringraziare Peppe (e tutti gli altri avvoltoi arrivati in Calabria nell'ultimo mese) per aver """risanato""" la sanità.

NB: Le risorse del PAR Calabria FAS 2007-2013, che ammontavano 1.771.847.388 euro (Delibera CIPE n. 166/2007), andavano così a rafforzare la dotazione finanziaria complessiva per l’attuazione degli obiettivi, delle strategie e delle Linee di Azione del POR FESR, intervenendo soprattutto sui seguenti quattro Assi Prioritari sui quali si concentra il 69% delle risorse del Programma Attuativo:
- Asse Prioritario 3 – Ambiente (45% del totale delle risorse).
- Asse Prioritario 4 – Qualità della Vita e Inclusione Sociale (11% del totale delle risorse).
- Asse Prioritario 6 – Reti e Collegamenti per la Mobilità (30% del totale delle risorse).
- Asse Prioritario 8 – Città, Aree Urbane e Sistemi Territoriali (10% del totale delle risorse).