17 ottobre 2019

Perché in Calabria 1 comune su 4 è in disseto/predissesto?

Perché in Calabria 1 comune su 4 è in disseto/predissesto? Perché oltre il 30% dei dissesti dei comuni italiani avviene nei comuni Calabresi?
Uno dei principali problemi è senza dubbio la scarsa capacità di riscossione dei comuni calabresi, problema in gran parte dovuto all’evasione ma non solo, spesso gli uffici tributari dei comuni non hanno risorse umane in grado di svolgere correttamente la mole di lavoro che gli viene assegnata, il problema si presenta soprattutto per quanto riguarda la riscossione della tariffa sui rifiuti e del servizio idrico che in Calabria viene spesso gestito in “economia” o con appalti a società esterne (viene esternalizzata la sola gestione del servizio e non la riscossione che resta in capo al comune).

Possiamo esaminare il fenomeno prendendo ad esempio i dati dei bilanci consuntivi 2018 messi a disposizione dalla Banca Dati delle Pubbliche Amministrazioni (BDAP):

Anno 2018 dati da Rendiconto.

Effettiva Capacità di riscossione delle Entrate Correnti dei Comuni per Regione (Rendiconto 2018 - solo Titolo 1 e solo Tipologia 0101 cioè capacità di riscossione di imposte, tasse e assimilate di tutti i comuni per regione):
  • Veneto: 76,71%
  • Emilia Romagna: 72,78%
  • Lombardia: 71,61%
  • Calabria: 34,56%

Ecco Un dettaglio sui singoli tributi:
Anno 2018 Capacità di riscossione di alcuni Tributi (solo percentuale di riscossione di competenza nell'anno di accertamento):
IMU:
Lombardia: 90,53%
Emilia Romagna: 89,99%
Veneto: 76,83%
Calabria: 63,38%

TARI (Tassa Rifiuti)
Emilia Romagna: 76,73%
Lombardia: 74,50%
Veneto: 72,70%
Calabria: 44,45%

Possiamo notare come i comuni calabresi riescono a riscuotere nel 2018 solamente il 34,56% delle imposte e tasse previste, se per l’IMU la differenza NORD-SUD è meno accentuata, molto netta è la differenza per la Tari dove i comuni calabresi riescono a riscuotere meno della metà del previsto (44,45%) contro il 76,73% dell’Emilia Romagna e il 74,50% della Lombardia.

Vediamo cosa succede nei comuni dal lato delle SPESE, esamineremo solo le spese correnti cioè le spese per stipendi, forniture, utenze ecc. la CD “Capacità di pagamento a consuntivo” cioè la capacità dei comuni di pagare forniture, utenze, stipendi ecc. (per confrontarle con la capacità di riscossione delle entrate correnti):
  • Veneto: 80,80%
  • Emilia Romagna: 80,43%
  • Lombardia: 78,21%
  • Calabria: 54,90%
Notiamo come la capacità di far fronte ai pagamenti dei comuni calabresi è di gran lunga inferiore a quelli delle regioni del nord Italia (quasi dimezzata rispetto al Veneto). Da un esame approfondito possiamo notare che i comuni calabresi portano nel 2018 una mole di residui (cioè spese non pagate provenienti dagli anni precedenti) per oltre 938 milioni, a fronte di 1,4 miliardi di spese impegnate nell’anno, per fare un confronto l’Emilia Romagna ha la stessa mole di residui ma con oltre 4 miliardi di spese correnti impegnate. Per i comuni Calabresi la difficoltà di riscuotere le entrate quindi si ripercuote nella gestione dei pagamenti che subiscono una dilazione più o meno lunga e spesso portano alcuni comuni a non riuscire più a far fronte ai predetti pagamenti e quindi li portano al dissesto.

Proviamo ora ad esaminare nel dettaglio un singolo comune calabrese appena finito in dissesto, vediamo se i dati aggregati nell’esempio precedente sono confermati nel dettaglio, confronteremo un Comune Calabrese (Cosenza) e tre comuni del nord Italia simili per fascia di popolazione: Pavia (Lombardia), Cesenza (Emilia R.), Rovigo (Veneto):

Effettiva Capacità di riscossione delle Entrate Correnti (Rendiconto 2018 - solo Titolo 1 e solo Tipologia 0101 cioè capacità di riscossione di imposte, tasse e assimilate):
  • Cesena (Emilia R.): 83,37%
  • Rovigo (Veneto): 82,40%
  • Pavia (Lombardia): 74,54%
  • Cosenza (Calabria): 34,57%
Notiamo come la capacità di riscossione del comune di Cosenza è pressoché la metà degli altri comuni del nord Italia. E lo notiamo anche dal fatto che il Comune di Cosenza a fronte di 36 milioni di entrate correnti per imposte e tasse “si porta dietro” oltre 46 milioni di residui attivi (cioè entrate non riscosse negli anni precedenti) e per fare un confronto: il Comune di Rovigo per un quantitativo di entrate correnti di 25 milioni ha iscritto in bilancio poco più di 8 milioni di residui attivi da entrate correnti del titolo 1.
Ecco Un dettaglio sui singoli tributi dei comuni in esame:
Anno 2018 Capacità di riscossione di alcuni Tributi (solo percentuale di riscossione di competenza nell'anno di accertamento):

IMU:
  • Rovigo (Veneto): 99,04%
  • Pavia (Lombardia): 97,26%
  • Cesena (Emilia R.): 95,51%
  • Cosenza (Calabria): 93,18%
TARI (Tassa Rifiuti)
  • Pavia (Lombardia): 87,66%
  • Rovigo (Veneto): 80,05%
  • Cesena (Emilia R.): 80,06%
  • Cosenza (Calabria): 34,95%
Mentre per l'IMU non ci sono differenza sostanziali nella capacità di riscossione, al contrario per la tariffa rifiuti (TARI) possiamo notare come il comune di Cosenza nell’anno di competenza 2018 incassa solamente il 34% dei 15 milioni necessari per coprire il costo del servizio, al contrario il comune di Cesena riesce ad incassare l’80% dei 17 milioni necessari per coprire i costi del servizio. Perché il comune di Cosenza è in dissesto e quello di Cesena no? Sembra abbastanza chiaro. Certo che i dissesti non sono da addebitare esclusivamente all'evasione, se il Sindaco Occhiuto anziché pensare a rincorrere il Tesoro di Alarico avesse pensato a potenziare l'ufficio tributi comunale magari ora  avremmo avuto altri risultati.

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